Come riuscire a gestire il panic selling?
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- Prima pubblicazione: 03 Gennaio 2021
«Panic is highly contagious, especially in situations when nothing is known and everything is in flux».
Stephen King
Riuscire a gestire il panic selling è impossibile.
Il perché ce lo spiega il vocabolario Treccani, che definisce il panico nel modo seguente (il grassetto è nostro):
Senso di forte ansia e paura che un individuo può provare di fronte a un pericolo inaspettato, e che determina uno stato di confusione ideomotoria, caratterizzata per lo più da comportamenti irrazionali: farsi prendere, lasciarsi vincere dal panico. In particolari situazioni, tale reazione può diffondersi rapidamente tra più individui di una folla, dando luogo a fenomeni di panico collettivo: la folla è fuggita in preda al p.; lo scoppio improvviso ha suscitato il p. del pubblico. Anche, psicosi collettiva provocata dal diffondersi di notizie allarmanti: il crollo delle azioni ha fatto nascere il p. nell’ambiente della borsa; le notizie sull’epidemia hanno diffuso il p. nella popolazione.
Non a caso, tra gli esempi di panico viene citato anche quello borsistico.
Come resistere, quindi, all'impulso irrazionale di vendere originato dal panico? Come contrastare l'irrefrenabile necessità di liquidare le proprie posizioni e fuggire dai mercati finanziari?
Non si può. Quando un investitore è in preda al panico, ormai è troppo tardi.
Il vocabolario Treccani ci spiega che il panico determina uno stato di confusione ideomotoria, caratterizzata per lo più da comportamenti irrazionali.
Se, come me, non sapete che cosa significa "ideomotoria", potete dare un'occhiata a Wikipedia e scoprire che (il grassetto è nostro):
L'effetto ideomotorio è una reazione inconscia generata dalla mente che produce un effetto meccanico sul corpo, e serve a dimostrare scientificamente fenomeni medianici apparentemente inspiegabili. Il termine ideomotorio infatti si compone di due significati: il primo è “idea” o di “relativo all'idea”, il secondo "motorio", riguarda la trasmissione del moto. Ideomotorio si riferisce quindi a un'idea che genera movimento, movimento generato da un'idea. In ipnosi è il processo con cui un pensiero o un'immagine mentale generano movimenti involontari, al di fuori della coscienza del soggetto.
….
L'effetto ideomotorio è incoscio e produce un effetto meccanico sul corpo. In altre parole, non si può controllare razionalmente l'azione generata dal panico.
In ambito borsistico, se siete vittime del panic selling non potrete far altro che aprire la vostra piattaforma online e cliccare sul tasto "Vendi", oppure telefonare all'help desk o andare in banca e per impartire l'ordine di vendita all'operatore dell'ufficio titoli.
Quando vi prende il panico, è troppo tardi per controllare le azioni successive.
Nel panic selling, l'unico modo di evitare il selling è non entrare in panic.
Come fare, allora, per non farsi prendere dal panico?
Preparandosi adeguatamente a fronteggiare una crisi finanziaria. Conoscendo con precisione, prima ancora di acquistare uno strumento finanziario, i rischi a cui si va incontro:
- L'ampiezza delle oscillazioni dei suoi rendimenti nel tempo → Volatilità.
- La portata delle perdite potenziali medie e massime a partire dal rendimento più alto realizzato fino a un certo momento → Drawdown medio e massimo.
- Il tempo medio e massimo che deve trascorrere affinché, al raggiungimento dell'orizzonte temporale stabilito, una potenziale perdita venga riassorbita rimanendo investiti sul mercato → Periodo di recupero medio e massimo.
In un investimento finanziario, è fondamentale essere consapevoli che affrontare una crisi è la normalità.
Se l'investimento è di lungo termine, già in partenza dovremmo essere pronti ad affrontare almeno due o tre grosse crisi finanziarie; forse anche di più.
Si riesce a evitare il panic selling investendo con la consapevolezza che non è in discussione se una crisi finanziaria si verificherà, ma quando e quante volte si verificherà.
Essere consapevoli non basta: si dovrebbe anche avere l'umiltà di riconoscere che non saremo assolutamente in grado di prevedere né quando, né quante volte una crisi finanziaria si verificherà nel corso del nostro investimento.
In base alla strategia utilizzata, prepararsi significa conoscere in anticipo le conseguenze dell'inevitabile tempesta che prima o poi arriverà:
- Se si sta costruendo un PAC, una crisi è il momento buono per acquistare a prezzi di saldo e può essere l'occasione per effettuare versamenti aggiuntivi.
- Se si sta investendo in un PIC (il PIC è un investimento in un'unica soluzione), è necessario accettare il fatto che il proprio investimento sarà stravolto in termini di rendimento per un periodo più o meno lungo, con perdite anche del 30, 40, 50% o più, in base alla sua rischiosità. Deve essere altrettanto chiaro che, una volta passata la tempesta, il mercato azionario tornerà a salire – come accaduto negli ultimi due secoli – recuperando il terreno perso e continuando nel suo cammino verso nuovi massimi (almeno in assenza di cambiamenti strutturali, ad oggi imprevedibili).
Se tutto ciò non lo si conosce o non lo si è digerito bene, il panico arriverà. Inevitabilmente. E le vendite pure.
Il rendimento dell'investimento finanziario ne risentirà gravemente nel lungo termine: non tanto a causa della crisi, quanto perché una volta usciti dal mercato a causa del panic selling, rientrarci sarà molto difficile. Probabilmente non accadrà ma, se dovesse accadere, il recupero dei mercati sarà già ampiamente in corso e lo si sarà perso tutto o in gran parte.
Se, nonostante tutto, l'investitore non si sente tranquillo e prova un continuo disagio in relazione al proprio portafoglio finanziario, significa che l'investimento in essere non è adatto alla sua propensione al rischio:
- Il rischio è troppo elevato.
- La somma investita è troppo alta.
Spesso le due cose vanno di pari passo. In questi casi, la scelta a monte non è stata delle più felici ed è difficile dare un consiglio generico sul da farsi; non esiste una soluzione univoca e ogni portafoglio dovrà essere valutato singolarmente.
Quasi sicuramente, almeno uno di questi due elementi dovrà essere modificato.
La finanza comportamentale è una parte importantissima della finanza personale. Non deve essere sottovalutata, perché il fallimento della stragrande maggioranza degli investimenti finanziari è riconducibile alla psicologia degli investitori.