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Dedalo Invest si rivolge a consulenti finanziari e ad investitori interessati ad approfondire le proprie conoscenze di finanza personale

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Eugene Fama e l’efficienza dei mercati: l’intervista rilasciata a “The Bull”

Eugene Fama: efficienza dei mercati, strategie di investimento, geopolitica e Ricerca


15Dic2024

Information
Andrea Gonzali Blog 951 hits
Prima pubblicazione: 16 Dicembre 2024

«The proposition is that prices reflect all available information, which in simple terms means since prices reflect all available information, there's no way to beat the market».

Eugene Fama

Non molto tempo fa e con colpevole ritardo, ho avuto il piacere di scoprire “The Bull”, un podcast di finanza personale che – devo ammettere – avevo inizialmente sottovalutato.

Il suo autore e conduttore, Riccardo Spada, si distingue per competenza e profondità dei contenuti, rendendo questo podcast un riferimento di assoluto valore per chiunque desideri comprendere meglio i mercati finanziari e i loro meccanismi di funzionamento.

In questo articolo, vorrei soffermarmi sul 164° episodio, in cui l'ospite è Eugene Fama. Sì, proprio lui: il vincitore del Premio Nobel per l’Economia nel 2013 e padre della celebre “Efficient Market Hypothesis” (EMH), l'ipotesi dei mercati efficienti.

Si tratta di un confronto di altissimo livello, ricco di spunti e insegnamenti, che merita di essere ascoltato e assimilato con attenzione.

Nell’intervista, Fama affronta quattro tematiche fondamentali, fornendo una visione d’insieme sulla natura dei mercati, sulle migliori strategie d’investimento, sui rischi associati alla geopolitica e sulle sue ultime ricerche.

Le parole di Fama si rivolgono non solo agli investitori esperti, ma anche a chi si avvicina per la prima volta al mondo della finanza.

Il suo approccio, basato su rigore analitico e chiarezza, fornisce chiavi di lettura indispensabili per orientarsi in un contesto complesso e in continua evoluzione come quello dei mercati finanziari.

Il concetto di Mercato Efficiente

Il primo grande tema trattato è quello dell’efficienza dei mercati. Secondo la “Efficient Market Hypothesis”, i prezzi dei titoli riflettono istantaneamente tutte le informazioni disponibili.

Ciò significa che, nel preciso momento in cui una notizia rilevante diventa pubblica, i mercati ne tengono immediatamente conto, incorporandola nei prezzi. Per l’investitore medio, questo si traduce nell’impossibilità di realizzare guadagni extra sfruttando informazioni appena divulgate, poiché non esistono margini temporali in cui agire prima del mercato stesso.

In pratica, il flusso di dati che circola sui mercati è così ampio, vario e interconnesso, da far sì che il sistema nel suo complesso operi come un elaboratore di informazioni estremamente sofisticato e reattivo.

Questa visione non è soltanto teorica: in un contesto del genere, le supposte capacità di alcuni trader di “battere il mercato” con costanza si rivelano spesso risultati casuali anziché frutto di una strategia realmente ripetibile.

L’illusione di poter individuare regolarmente titoli sottovalutati o di scegliere i momenti perfetti per entrare o uscire dal mercato si scontra con la realtà di un sistema informativo impeccabile, dove ogni elemento è rapidamente incorporato nei prezzi.

Di conseguenza, il concetto chiave dell’EMH è la trasparenza informativa e la quasi istantanea capacità di reazione: nulla rimane nascosto a lungo, e i prezzi risultano quindi “corretti” nel riflettere tutte le informazioni disponibili.

Di Eugene Fama e di questa teoria ne avevamo parlato nel nostro articolo "L'efficienza dei mercati finanziari".

E. Fama: "Market efficiency says, in its extreme form, prices reflect all available information".

Puntare sulla diversificazione e la semplicità

Il secondo tema affronta l’annosa questione di come investire con successo in mercati così efficienti.

La risposta di Fama è chiara: per la maggior parte degli investitori, la soluzione più sensata è puntare su fondi indicizzati a basso costo che rappresentino l’intero mercato, evitando di complicare eccessivamente la propria strategia.

Il suo consiglio è di non scegliere singoli titoli, non cercare di individuare i momenti ideali per entrare o uscire dal mercato e mantenere, invece, un approccio coerente e di lungo periodo.

Queste linee guida fondamentali hanno lo scopo di tenere a bada le emozioni, le scommesse azzardate e i costi nascosti.

Fama mette in guardia dagli approcci più complessi, come ad esempio le strategie basate sul “momentum”, spesso presentate come formule miracolose. In realtà, queste tecniche comportano spese elevate e forniscono risultati poco affidabili.

Il messaggio è dunque quello di non considerare il mercato come un avversario da sconfiggere, ma come un alleato da cui trarre vantaggio, limitando le commissioni, diversificando il più possibile ed evitando di rincorrere guadagni facili.

R. Spada: "Do you think that factor ETFs can be a mean to try to exploit momentum premium at a lower cost?"

E. Fama: "No. There's no way to explore momentum at low cost".

Uno sguardo più ampio sui mercati globali e i rischi geopolitici

Il terzo punto amplia la prospettiva dell’analisi, spingendosi oltre i confini dei mercati nazionali e prendendo in esame l’intero scenario globale.

Fama affronta temi di ampia portata, come l’importanza dell’ESG investing, il ruolo della Cina nell’economia mondiale, le incertezze dei mercati emergenti e il rischio di una potenziale de-globalizzazione.

In merito all’ESG, l’economista si mostra scettico: a suo avviso, gran parte del dibattito attorno a questo approccio sembra più retorica che sostanza, e non è affatto scontato che tali investimenti garantiscano rendimenti superiori nel lungo periodo.

Il contesto internazionale, in costante mutamento, evidenzia invece come la stabilità dei mercati non possa mai essere data per acquisita.

Per chi investe su mercati esteri, ogni decisione deve tenere conto di variabili quali regolamentazioni mutevoli, possibili espropri, incertezze geopolitiche e cambi di rotta nelle politiche commerciali.

L’evoluzione economica della Cina, in particolare, rappresenta un grande punto interrogativo sullo scacchiere globale.

Il passato insegna che le certezze di oggi possono trasformarsi in rischi concreti domani, rendendo indispensabile un approccio aperto e critico.

E. Fama: "So, China of course is the big question mark now. The big question mark within China is they're kind of reverting to their old scheme of things where the Communist Party kind of, you know, stepped down on everything and tried to control everything".

Distinguere tra ciò che è prevedibile e ciò che non lo è

L’ultimo aspetto affronta le frontiere più avanzate della ricerca di Fama, sviluppate in collaborazione con Kenneth French.

L’obiettivo è indagare a fondo il confine sottile tra abilità e fortuna negli investimenti, cercando di individuare quali componenti siano effettivamente prevedibili e quali, invece, risultino frutto della pura casualità.

Questo approccio, fortemente empirico, mira a testare e affinare gli strumenti analitici, mettendo in discussione le ipotesi consolidate e ampliando costantemente la nostra comprensione del funzionamento dei mercati.

Si tratta di un lavoro di lungo respiro, che richiede rigore metodologico, dati solidi e un costante esercizio critico. Non ci si accontenta delle teorie esistenti, ma le si sottopone a verifica, per poi correggerle o addirittura superarle, se necessario.

Nella visione di Fama, la scienza finanziaria non è un insieme definitivo e statico di regole, bensì un laboratorio in continuo fermento, dove il desiderio di imparare e l’analisi rigorosa guidano le conclusioni.

E. Fama: “The trick is to separate what's predictable from what's unpredictable.”

Conclusioni

In definitiva, l’intervista a Eugene Fama nel podcast “The Bull” fornisce un quadro completo e coerente per interpretare i mercati.

Dall’efficienza informativa dei prezzi, alla necessità di adottare strategie semplici e diversificate, passando per le incertezze geopolitiche e le frontiere della ricerca finanziaria, ogni aspetto viene affrontato con chiarezza e profondità.

Si tratta di un contributo di grande valore: un punto di riferimento che aiuta a mettere in prospettiva le proprie convinzioni e a orientare meglio le proprie scelte in un contesto finanziario in continua evoluzione.

Il mio invito è quello di continuare a seguire il podcast "The Bull": ogni puntata è un’occasione per approfondire ulteriormente temi chiave della finanza e arricchire la propria prospettiva sui mercati.

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