«Don't be seduced into thinking that that which does not make a profit is without value».
Arthur Miller
Il Value Investing è una strategia di investimento sviluppatasi negli anni '20 e '30 del secolo scorso a partire dal lavoro di due professori della Columbia University: Benjamin Graham e David Dodd.
Il loro libro Security Analysis, uscito nel 1934 e continuamente aggiornato negli anni seguenti, gettò le basi a quella che sarebbe diventata una strategia di investimento seguita da generazioni di investitori, alcuni dei quali diventati delle vere e proprie leggende (il più noto è Warren Buffett, soprannominato "oracolo di Omaha").
Leggi tutto l'articolo: Il Value Investing è davvero la migliore strategia di investimento?
«Only those who risk going too far can possibly find out how far one can go».
T. S. Eliot
Il rischio di mercato è l’incertezza associata al rendimento di un investimento. Se si potesse prevedere l’esito di un investimento, non ci sarebbe alcun rischio.
Questo rischio è solitamente causato dalle fluttuazioni dei tassi di interesse, dei prezzi delle azioni e delle materie prime.
Anche se non esiste un’assenza totale di rischio, ci sono investimenti considerati privi di rischio (risk-free). Tuttavia, il loro rendimento è in linea con il rischio: molto basso, a volte vicino allo zero.
Leggi tutto l'articolo: Qual è la differenza tra un investimento ad alto e a basso rischio?
«The future is always coming up with surprises for us, and the best way to insulate yourself from these surprises is to diversify».
Robert Shiller
La diversificazione è una delle chiavi per realizzare un buon investimento. E' una regola che si dovrebbe sempre rispettare quando si investe.
Cosa vuol dire diversificare? Diversificare significa diminuire il rischio di una grossa perdita dovuta a una forte riduzione del prezzo dell'unico o dei pochi titoli su cui ho investito i miei soldi.
Leggi tutto l'articolo: Diversificazione: la chiave per un buon investimento?
«The four most expensive words in the English language are "this time it’s different"».
John Templeton
Nei mercati finanziari, le crisi sono una cosa normale.
Di solito, quelle più importanti si succedono a distanza di alcuni anni l'una dall'altra, ma la loro frequenza è molto variabile.
Nel pieno di ogni crisi finanziaria, tipo quella attuale, i notiziari ci sommergono di messaggi drammatici: questa crisi sarà forse più grave di quella del 2008 (o, addirittura, del 1929); una crisi del genere non si era mai vista; questa crisi è differente.
Le cose andranno davvero in modo diverso questa volta?
Leggi tutto l'articolo: Questa volta è diverso (This time it's different)
«If not me, who? And if not now, when?»
Mikhail Gorbachev
Cosa succede se, quando mi decido a investire, lo faccio proprio sui massimi di mercato?
Cosa posso fare se sbaglio in pieno il timing d'ingresso?
Ogni investitore si è posto queste domande almeno una volta. La paura è sempre la solita: prendere posizione sul mercato e vedere il prezzo dei titoli appena acquistati che inizia a scendere.
È la paura di tutti coloro che operano sui mercati finanziari: dell'investitore di lungo termine, ma anche del trader dall'orizzonte temporale brevissimo.
Chi è entrato nel mercato azionario o obbligazionario tra la fine del 2021 e l'inizio del 2022 si trova, oggi, in questa scomodissima posizione.
Come dovrebbe comportarsi?
Leggi tutto l'articolo: Cosa posso fare se sbaglio il timing d'ingresso?
«Come le pecorelle escon del chiuso
a una, a due, a tre, e l'altre stanno
timidette atterrando l'occhio e 'l muso;e ciò che fa la prima, e l’altre fanno,
Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio, canto 3, vv. 79-84
addossandosi a lei, s’ella s’arresta,
semplici e quete, e lo ’mperché non sanno».
L'effetto gregge è la tendenza degli esseri umani a seguire e imitare ciò che fanno le masse.
I sociologi spiegano questo fenomeno come derivante da due tipi di influenze:
Far parte del gruppo infonde sicurezza.
È più sicuro muoversi in gruppo che non singolarmente; gli esempi sono numerosi:
Leggi tutto l'articolo: L'effetto gregge negli investimenti finanziari
«Il poco è poco, ma se aggiungi il poco al poco e lo fai di frequente, presto il poco diventerà molto».
Esiodo
Chi non ha un capitale e vuole costruirlo, può raggiungere questo obiettivo investendo piccole somme ogni mese.
Sembra facile, ma non lo è. Significa risparmiare una certa cifra tutti i mesi per un lungo periodo di tempo.
Non è consigliabile agire in maniera casuale, accantonando quanto o quando si riesce a farlo: si corre il rischio di dimenticarsi di fare un versamento o di spendere la somma che era destinata all'investimento.
Il modo migliore per costruire un capitale nel tempo è il Piano di Accumulo del Capitale (PAC), una strategia di investimento molto conosciuta e utilizzata, quasi sempre gestita in modo automatico (il PAC è un servizio offerto praticamente da ogni banca).
Ipotizziamo di investire 150 euro al mese: che capitale ci possiamo aspettare di avere tra 5, 10 o 20 anni?
Leggi tutto l'articolo: Investire piccole somme ogni mese e costruire un capitale nel tempo
«The stock market is designed to transfer money from the active to the patient».
Warren Buffett
Qual è il consiglio finanziario che nessuno segue?
Investire con un orizzonte temporale di lungo o lunghissimo periodo, senza fare market timing.
Dicendo che nessuno lo segue, abbiamo intenzionalmente esagerato: alcuni investitori, ovviamente, adottano una strategia di investimento con un orizzonte temporale di lungo o lunghissimo periodo. E, soprattutto, riescono a seguirla fino in fondo.
Purtroppo, sono una piccola percentuale.
Perché?
Leggi tutto l'articolo: Qual è il consiglio finanziario che nessuno segue?
«Sleep is the interest we have to pay on the capital which is called in at death; and the higher the rate of interest and the more regularly it is paid, the further the date of redemption is postponed».
Arthur Schopenhauer
I tassi di interesse dei titoli obbligazionari hanno raggiunto i livelli più bassi nella storia dell'umanità.
Che senso ha, quindi, inserire una componente obbligazionaria in portafoglio? Quanto ancora potranno scendere i tassi di interesse?
La paura di molti investitori è che questi ultimi tornino a salire, facendo diminuire il prezzo delle obbligazioni. Come è noto, infatti, il prezzo delle obbligazioni è inversamente proporzionale al tasso d'interesse.
Se questa relazione non comporta un rischio eccessivo per un investitore che vuole portare a scadenza le proprie obbligazioni, per i possessori di ETF obbligazionari costituisce invece motivo di seria preoccupazione: gli ETF sono fondi composti da un numero molto elevato di titoli e le obbligazioni che giungono a scadenza vengono rimpiazzate da nuovi bond.
Se i tassi aumentano, il valore delle quote degli ETF diminuisce. Se i tassi sono ai minimi storici, ulteriori discese sono poco probabili, ed ecco che la domanda precedente è inevitabile: che rendimento potranno mai generare gli ETF obbligazionari?
Leggi tutto l'articolo: Ha ancora senso investire nel mercato obbligazionario?
«Correlation doesn’t imply causation, but it does waggle its eyebrows suggestively and gesture furtively while mouthing ‘look over there’».
Randall Munroe
La correlazione misura il grado di relazione tra due variabili.
La più importante tipologia di correlazione è quella lineare, quantificata dall'omonimo indice (detto anche di Pearson), che può assumere valori compresi tra −1 e +1.
L'indice di correlazione lineare è uno degli indici statistici più utilizzati, anche in finanza. Pur essendo di facile comprensione, viene molto spesso interpretato male, perché è gioco facile trasformare una semplice relazione tra due variabili in una relazione di causalità.
Purtroppo, però, si tratta di un grave errore, alla base di clamorosi equivoci anche in molti articoli scientifici.
In questo contesto, esaminiamo la correlazione lineare tra i fondi di un portafoglio d'investimento. Prendiamone uno molto semplice: un portafoglio formato da due soli ETF, un azionario globale e un obbligazionario governativo area euro.
Leggi tutto l'articolo: La correlazione lineare: una misura utile negli investimenti?
«If there is time to reflect, slowing down is likely to be a good idea».
Daniel Kahneman
Negli investimenti finanziari, il tempo è una variabile fondamentale. Il problema, in finanza personale, è che il tempo è un elemento controintuitivo.
La nostra relazione al tempo – negli investimenti – dovrebbe essere opposta a quella della vita di tutti i giorni. Nella società contemporanea, infatti, siamo sempre a corto di tempo.
Sembra che non ce ne sia mai abbastanza: a seconda del lavoro che svolgiamo, corriamo di continuo da un posto a un altro; saltiamo da un'email o da una riunione all'altra e non ci prendiamo mai un attimo per riflettere.
Nel mondo reale ma anche in quello virtuale. Dalla mattina alla sera.
Questo "essere sempre occupati" ci trasmette una falsa sensazione di efficienza e, in un certo senso, ci illude di avere tutto sotto controllo.
Se non prendiamo l'iniziativa in continuazione, se non abbiamo un approccio proattivo nel lavoro e nella vita privata, ci sembra di rimanere in balia degli eventi; abbiamo l'impressione di essere improduttivi.
Negli investimenti finanziari, però, funziona esattamente all'opposto: meno interferiamo, meglio è.
Leggi tutto l'articolo: L'importanza del tempo negli investimenti. Il tempo per capire
«I always pass on good advice. It is the only thing to do with it. It is never of any use to oneself».
Oscar Wilde
Quanto sono affidabili le raccomandazioni degli analisti?
Poco o niente.
Seguire le raccomandazioni di acquisto o di vendita degli analisti per guadagnare sui mercati azionari è, purtroppo, soltanto un sogno.
Sono stati fatti molti studi su questo argomento ma, almeno per quanto riguarda le raccomandazioni pubbliche, non è stata mai dimostrata in modo definitivo alcuna correlazione tra i rating degli analisti – considerati nel loro insieme – e le performance delle azioni post-raccomandazioni.
Leggi tutto l'articolo: Quanto sono affidabili le raccomandazioni degli analisti?
«No one can escape the iron rule that once you make a forecast, you know you're going to be wrong; you just don't know when and in which direction!».
Edgar Fiedler
Ad alcuni investitori piace seguire le previsioni dei mercati pubblicate da importanti siti o forum finanziari. Altri preferiscono seguire il proprio istinto. Dopo essersi ben informati online, ovviamente.
Una cosa è certa: gli investitori sono ossessionati con le previsioni dei mercati finanziari.
Tutti i tipi di investimento sono rischiosi. Il livello di rischio può essere più o meno alto e i rendimenti possono variare al rialzo o al ribasso. Ogni investimento è soggetto al rischio di perdita.
I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.