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5 cose che un principiante dovrebbe conoscere prima di investire in azioni

5 cose che un investitore inesperto dovrebbe conoscere prima di affrontare il mercato azionario


18Mag2024

Information
Andrea Gonzali Blog 2366 hits
Prima pubblicazione: 17 Ottobre 2021

«Most beginners are too anxious for results. Real progress takes place over a long period of time».

Mary Beth McKenzie

Negli investimenti finanziari, il mercato azionario è una delle opzioni disponibili, con i suoi pro e i suoi contro.

Quali sono le 5 cose che un investitore inesperto dovrebbe assolutamente conoscere prima di avvicinarsi al mercato azionario?

1. Concentrazione e diversificazione

Investire in azioni di una singola società è una strategia di concentrazione dell'investimento.

La concentrazione aumenta quanto minore è il numero di azioni di società diverse che si possiedono. Un investitore che detiene azioni di una sola società concentra al massimo il suo investimento.

Una cosa fondamentale che un investitore inesperto dovrebbe sapere è che una strategia di concentrazione è molto più rischiosa rispetto a una che diversifica: concentrando l'investimento, oltre al rischio sistematico dei mercati azionari si assume anche il rischio specifico della singola (o delle poche) società scelte.

Diversificando correttamente, si annulla il rischio specifico e ci si assume solo il rischio sistematico. In altre parole, si rischia di meno.

Un investitore alle prime armi dovrebbe quindi evitare di acquistare azioni di singole società e diversificare il suo investimento.

Come?

Sottoscrivendo quote di fondi azionari globali: possibilmente a gestione passiva come gli ETF, in quanto molto più economici.

2. Investire e fare trading sono due cose profondamente diverse

Investire e fare trading sono due cose profondamente diverse: l'investimento implica il possesso delle azioni o degli ETF azionari per un lungo periodo e permette di massimizzare la probabilità di ottenere un rendimento positivo.

È essenziale avere chiaro l'orizzonte temporale, che può variare in base agli obiettivi dell'investimento. Bisogna essere ragionevolmente sicuri di non aver bisogno del denaro investito durante quel periodo.

Se, ad esempio, sappiamo che tra 3 o 4 anni avremo bisogno di liquidità per acquistare un'auto o un appartamento, investire in un mercato rischioso come quello azionario sarebbe un errore pericoloso.

Chi non ha un orizzonte temporale di lungo periodo dovrebbe optare per prodotti finanziari meno volatili, a meno che non sia disposto a fare una scommessa sul mercato e ad accollarsi un rischio molto alto di perdere denaro.

Il trading, al contrario dell'investimento, implica l'acquisto e la vendita di titoli in un breve lasso di tempo, spesso con l'obiettivo di trarre profitto dalle fluttuazioni quotidiane dei prezzi.

Questa attività richiede una conoscenza approfondita dei mercati, una notevole quantità di tempo e una tolleranza al rischio molto elevata. Per un investitore inesperto, il trading può risultare estremamente rischioso e molto spesso porta all'intera perdita del capitale dedicato a questa attività.

3. La propensione al rischio non è una variabile facile da quantificare

Un investitore inesperto deve cercare di capire quale sia la sua propensione al rischio.

Gli piace rischiare? Ha idea di come reagirebbe se dovesse verificarsi una grave crisi finanziaria? Si farebbe prendere dal panico o rimarrebbe tranquillo in attesa di tempi migliori?

Non avendo esperienza, le risposte a queste domande sarebbero probabilmente soltanto teoriche: in caso di una grave crisi, è plausibile che si farebbe prendere dal panico e si sentirebbe spinto a liquidare tutto.

Un modo per evitare che questo avvenga – e non è detto che funzioni – è quello di investire sul mercato azionario una somma che ci si possa permettere di perdere oppure investire una somma minore di quella inizialmente pensata, dedicando il resto al mercato obbligazionario o a un conto deposito.

Questa soluzione, tuttavia, è approssimativa. Uno dei modi migliori di fronteggiare gli scenari più ostici che, inevitabilmente, si incontreranno investendo nel lungo termine è acquisire conoscenze, soprattutto in mancanza di esperienza.

Per conoscenza, si intende comprendere – come minimo – i principi di funzionamento dei mercati su cui si investe e degli strumenti finanziari che si utilizzano. La questione delle conoscenze minime che dovrebbero avere gli investitori, anche se affiancati da un consulente finanziario, è un argomento particolarmente controverso, in cui non tutti gli esperti sono d'accordo.

È ragionevole pensare, tuttavia, che essere preparati ai vari scenari che potrebbero verificarsi nei mercati azionari sia un vantaggio, almeno rispetto a quegli investitori che si aspettano un viaggio molto più confortevole di quello che si troveranno ad affrontare.

4. Cosa sono le azioni, cos'è un fondo azionario e come funzionano i mercati azionari

Un investitore inesperto dovrebbe dedicare un po' di tempo a capire che cosa sono le azioni, i fondi a gestione attiva, gli ETF e come funzionano i mercati azionari.

Come minimo, prima di agire, dovrebbe essere in grado di rispondere alle seguenti domande:

  • Come, perché e in quanto tempo il portafoglio o lo strumento finanziario sottoscritto potrebbe generare il rendimento che mi prefiggo di ottenere?
  • Quante commissioni dirette e indirette sto pagando?
  • Chi si intasca queste commissioni?
  • Quali sono le implicazioni di una liquidazione anticipata dell'investimento?
  • Quale traiettoria può seguire il mio rendimento cumulato durante gli anni della sua durata?
  • Sono disposto a sopportare un rendimento negativo? Se sì, quanto negativo e per quanto tempo? Perché non dovrei disinvestire nel caso di uno scenario del genere?

In realtà, gli interrogativi a cui un investitore dovrebbe saper dare una risposta sono molti di più. Ma se non è capace di rispondere almeno a queste domande, significa che sta agendo senza cognizione di causa e, probabilmente, avrà grosse difficoltà a portare a termine il suo investimento.

E, molto probabilmente, starà pagando dei costi che potrebbero essere facilmente evitati.

5. Monitorare il proprio investimento

Un investitore inesperto dovrebbe monitorare il proprio portafoglio finanziario.

Il portafoglio deve essere controllato regolarmente, in prima persona o tramite un consulente finanziario, se l'investitore sceglie di avvalersi di un professionista in regime continuativo.

Data l'inesperienza, farsi supportare da un Consulente Finanziario Autonomo potrebbe essere una buona idea.

Non è necessario verificare quotidianamente l'andamento dell'investimento: anzi, questa pratica è sconsigliabile per diversi motivi. Tuttavia, è importante essere informati e monitorare l'andamento del proprio investimento a lungo termine almeno due o tre volte all'anno.

Una volta comprese queste cinque cose, l'investitore inesperto potrà finalmente entrare in azione. La fretta è una cattiva consigliera: se serve più tempo per capire le dinamiche dei mercati finanziari, significa che è necessario approfondire. Significa che non si è ancora pronti a investire. Significa che il tempo dedicato a capire finora non è stato sufficiente.

Nel frattempo, affrontando questo percorso di conoscenza, è probabile che all'investitore accada una delle seguenti cose:

  • Ha raggiunto un buon livello di cultura finanziaria e non è più inesperto. Si è informato, ha letto, ha studiato e ha capito. Ora è quantomeno diventato un investitore informato.
  • Ha capito che l'investimento azionario è troppo rischioso e non fa per lui, ripiegando su mercati meno volatili.
  • Si è reso conto che la finanza personale è una materia vasta e, se non ha il tempo o la voglia necessari per approfondire la sua cultura finanziaria, ha capito che è meglio che si faccia supportare da un professionista, non soltanto nella fase iniziale dell'investimento ma in maniera continuativa. Rimane però alta la probabilità che il professionista non basti quando le cose inizieranno a non andare nel verso giusto.

C'è anche un'altra possibilità. Un investitore inesperto potrebbe aver saltato tutti questi noiosi passaggi ed essersi buttato a capofitto sul mercato azionario.

Potrebbe anche essere stato fortunato e aver ottenuto dei buoni guadagni. Alla lunga, però, i mercati finanziari non perdonano. La fortuna non basta.

Quando le cose inizieranno ad andare male, l'investitore potrebbe pentirsi amaramente di aver preso questa strada.

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