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Modelli di sconto e preferenze temporali in economia

3. Le preferenze temporali e il processo decisionale in economia: modelli di sconto e loro implicazioni


12Gen2025

Information
Andrea Gonzali Finanza comportamentale 128 hits
Prima pubblicazione: 12 Gennaio 2025 Stampa

«Si scorge sempre il cammino migliore da seguire, ma si sceglie di percorrere solo quello a cui si è abituati».

Paulo Coelho

Il processo decisionale economico si basa sulla complessa interazione tra scelte immediate e conseguenze future.

Questa dinamica, presente in ogni importante decisione economica, pone gli individui di fronte alla necessità di trovare un equilibrio tra gratificazione immediata e benefici futuri.

Per comprendere meglio questo fenomeno, è necessario esplorare sia i modelli teorici che tentano di interpretare il comportamento umano, sia le evidenze empiriche che ne evidenziano i limiti.

La teoria economica classica ha affrontato questo fenomeno attraverso il modello dell’utilità scontata, introdotto da Samuelson nel 1937.

Tale approccio introduce il concetto di sconto esponenziale, che ha costituito per molti anni il cardine della teoria economica. Il modello si distingue per la sua eleganza matematica, pur non rispecchiando sempre fedelmente la realtà delle scelte economiche.

L'elemento centrale del modello di Samuelson risiede nel modo in cui gli individui valutano i benefici futuri, applicando un fattore di sconto costante (δ) per ogni intervallo temporale. Questo approccio prende il nome di sconto esponenziale poiché il valore percepito del beneficio decresce esponenzialmente man mano che ci si allontana nel tempo.

La sua formula matematica è:

\begin{equation} U_t=u_t+\ \delta u_{t+1}\ +\ \delta^2\ u_{t+2}\ +\ \delta^3\ u_{t+3}\ + \ldots \end{equation}

Questa equazione illustra come l'utilità complessiva  derivi dalla somma dell'utilità immediata  e di tutte le utilità future, ciascuna opportunamente ridotta dal fattore di sconto.

Il parametro δ, che assume valori compresi tra 0 e 1, esprime quanto valore attribuiamo ai benefici futuri rispetto a quelli attuali. Per esempio, se δ è pari a 0,9, un’utilità del valore di 100 disponibile tra un anno equivale a 90 nel presente, mentre la medesima utilità differita di due anni corrisponde, oggi, a 81.

01 Bilanciare gratificazione immediata benefici futuri

Per comprendere meglio le implicazioni di questo modello, analizziamo alcuni casi pratici.

Immaginiamo un giovane professionista davanti alla scelta di investire 10.000 euro in un corso di specializzazione. Il percorso formativo richiede sei mesi di studio a tempo pieno, con una conseguente riduzione del reddito attuale, ma prospetta un incremento del 30% dello stipendio.

Seguendo il modello dell'utilità scontata, la decisione dovrebbe basarsi sul confronto tra il valore attuale dei costi (spese del corso e perdita di guadagno) e dei benefici futuri (aumento salariale), applicando un unico fattore di sconto δ.

L'esperienza quotidiana e numerose ricerche empiriche hanno però rivelato come il comportamento delle persone si allontani dalle previsioni del modello.

Un esempio interessante viene dall’ambito della previdenza: il modello di sconto esponenziale suggerisce che, una volta stabilita la quota di risparmio pensionistico, questa scelta dovrebbe mantenersi stabile nel tempo.

La realtà dipinge un quadro ben diverso, dove si osservano frequenti variazioni nelle strategie di risparmio: molte persone avviano piani ambiziosi per poi abbandonarli o ridimensionarli parecchio dopo poco tempo.

Queste discrepanze tra teoria e realtà hanno portato gli studiosi a individuare tre criticità nel modello di sconto esponenziale.

La prima, che rappresenta l'ostacolo principale, è l'impazienza.

Prendiamo un esempio classico: quando si chiede alle persone di scegliere tra ricevere 100 euro oggi o 120 euro tra un mese, la maggioranza opta per la somma immediata.

Curiosamente, se la stessa alternativa viene presentata tra un anno (100 euro) o tra un anno e un mese (120 euro), la preferenza si inverte a favore dell'importo maggiore tra un anno e un mese.

Questa inversione nelle preferenze non trova spiegazione nel modello dell'utilità scontata esponenzialmente, che presuppone scelte uniformi in entrambe le situazioni.

Analizziamo più in dettaglio questo comportamento. Nel caso della scelta immediata, un fattore di 0,83 non è sufficientemente alto, perché 120 euro tra un mese non compensano adeguatamente la rinuncia a 100 euro immediati.

Per rendere le due opzioni equivalenti nel presente, ipotizziamo che serva una somma più alta: 130 euro tra un mese, che corrisponde a un fattore di sconto δ più basso, pari a 0,77.

Eppure, quando la stessa decisione viene spostata in avanti di un anno, le persone si comportano diversamente: tra ricevere 100 euro tra un anno o 120 euro tra un anno e un mese, scelgono la seconda opzione. Questo ci dice che, a un anno di distanza, un fattore di sconto di 0,83 diventa accettabile.

Il fattore di sconto δ, quindi, mostra un andamento variabile: richiediamo un fattore più basso (δ = 0,77) quando la scelta coinvolge il presente, mentre ci accontentiamo di un fattore più alto (δ = 0,83) quando la decisione è proiettata nel futuro.

Nella pratica, il modello dello sconto esponenziale, basato su un fattore δ costante, viene sostituito dallo sconto iperbolico: quest'ultimo riflette meglio la nostra tendenza a sopravvalutare i benefici nel presente rispetto a quelli anche di un futuro vicino nel tempo, come dimostra il fatto che 120 euro tra un mese non bastano a compensare la rinuncia a 100 euro immediati.

Come possiamo interpretare questo meccanismo nella vita di tutti i giorni?

Questo meccanismo influenza molte delle nostre scelte quotidiane. Pensiamo all'esercizio fisico: la sera prima siamo convinti di andare in palestra la mattina seguente, ma al momento di alzarci presto la decisione diventa molto più difficile. Il beneficio immediato di dormire ancora un po', infatti, assume un peso sproporzionato rispetto ai vantaggi futuri del mantenersi in forma. 

È proprio questo il cuore del problema: il peso dei benefici immediati di una scelta è molto più alto di quello dei vantaggi futuri di una scelta alternativa, anche se questi sono oggettivamente maggiori.

La seconda criticità emerge nelle cosiddette inversioni di preferenza temporale, un fenomeno che si manifesta in numerosi contesti della vita quotidiana.

Uno studio condotto su 200 professionisti ha rivelato che il 74% dei partecipanti, nel pianificare uno spuntino per la settimana successiva (utilità futura), propenda per opzioni salutari, come ad esempio la frutta. Quando arriva il momento della scelta effettiva (utilità immediata), però, più del 70% cambia idea, optando per alternative più appetibili come gli snack al cioccolato.

Questa dinamica si riflette anche nelle decisioni di carattere finanziario: è stato osservato che molti titolari di carte di credito programmano di saldare l'intero importo mensile, ma al momento del pagamento si limitano a versare la quota minima richiesta, accumulando così interessi che possono oltrepassare il 20% annuo.

Tale comportamento, che la finanza tradizionale faticherebbe a definire razionale, trova una spiegazione se si considera il peso delle spinte psicologiche nel momento presente.

La terza criticità del modello dello sconto esponenziale emerge nell'analisi dei comportamenti di autocontrollo.

Gli esempi sono numerosi: c'è chi sceglie appositamente strade prive di locali fast food nel tragitto verso l'ufficio e chi installa programmi per impedirsi l'accesso ai social media durante le ore di studio o di lavoro.

Un caso interessante è quello dei piani di risparmio automatico, dove i dipendenti richiedono al datore di lavoro di trasferire direttamente una quota dello stipendio in fondi pensionistici, riconoscendo la propria tendenza a spendere eccessivamente quando hanno pieno accesso alle risorse.

02 Critiche sconto esponenziale

Per superare i limiti del modello tradizionale, gli studiosi di finanza comportamentale hanno elaborato il modello di sconto quasi-iperbolico, che rappresenta un'evoluzione importante nella comprensione delle scelte intertemporali.

Questo modello introduce un parametro aggiuntivo β nella formula, modificandola in:

\begin{equation} U_t=\ u_t+\ \beta\delta\ u_{t+1}+\ \beta\delta^2u_{t+2}+\ \beta\delta^3u_{t+3}+\ldots \end{equation}

Il parametro β, che varia tra 0 e 1, rappresenta l'impazienza a breve termine, mentre δ continua a rappresentare quella di lungo periodo. È come se il nostro modo di prendere decisioni operasse su due piani temporali differenti: uno nell'immediato, influenzato da β, e uno proiettato nel futuro, guidato da δ.

Prendiamo il caso di uno studente alle prese con la preparazione di un esame. L'impegno richiesto è di 20 ore complessive, da distribuire nell'arco di 30 giorni.

Il modello quasi-iperbolico ci aiuta a capire perché lo studente, pur consapevole che la soluzione ideale sarebbe dedicare circa 40 minuti al giorno allo studio, tenda a rinviare e concentrare la maggior parte della preparazione a ridosso dell'esame.

Ipotizzando valori di β = 0,99 e δ = 0,7, possiamo osservare come per lo studente il peso dello sforzo immediato venga percepito quasi integralmente (moltiplicato per un valore prossimo a 1), mentre i vantaggi futuri subiscano una doppia riduzione: prima attraverso β = 0,7, poi ulteriormente per ogni giorno di distanza temporale.

Questo meccanismo genera una forte spinta a posticipare lo studio, anche quando la logica suggerirebbe di iniziare immediatamente.

Il modello quasi-iperbolico offre anche una chiave di lettura per comprendere alcuni fenomeni finanziari apparentemente illogici, come i prestiti payday, molto comuni negli Stati Uniti: sono piccoli prestiti che vengono rimborsati nel momento in cui viene riscosso il successivo stipendio, caratterizzati da tassi di interesse che, annualizzati, possono raggiungere il 5.000%.

Secondo il modello di sconto esponenziale classico, ricorrere a questi prestiti apparirebbe del tutto irrazionale. 

Il modello quasi-iperbolico, invece, tenendo conto dell'intenso richiamo del presente (elevato β) rispetto alla capacità di pianificazione futura, rende questo comportamento più comprensibile, pur rimanendo assolutamente non ottimale.

Il modello quasi-iperbolico ha anche importanti applicazioni nel campo della salute. Il caso del tabagismo è emblematico: la maggioranza dei fumatori esprime il desiderio di smettere in futuro, ma pochi riescono a farlo nell'immediato.

Questo apparente paradosso trova spiegazione nel modello: un β ridotto induce a cedere alla tentazione della sigaretta immediata, nonostante la chiara preferenza di lungo periodo, espressa da δ, di smettere di fumare.

Le implicazioni di questo modello sono vaste e interessano diversi settori della politica economica e della pianificazione finanziaria personale.

Nel campo delle politiche pubbliche, ha permesso di sviluppare strategie innovative. Molti paesi, ad esempio, hanno adottato sistemi pensionistici che sfruttano l'inerzia comportamentale attraverso l'iscrizione automatica ai fondi pensione, permettendo di uscirne (opt-out) anziché dovervi aderire (opt-in). In questo modo, è aumentata la partecipazione al risparmio previdenziale.

Un approccio interessante è quello dei "commitment device". Alcune applicazioni pensate per favorire il risparmio, ad esempio, investono automaticamente piccole somme di denaro ogni volta che l'utente effettua una spesa, trasformando il momento del consumo immediato in un'occasione di investimento finalizzato al consumo futuro.

In ambito aziendale, il modello ha ispirato programmi di welfare innovativi, come iniziative di wellness che uniscono incentivi immediati (bonus per l'iscrizione) a vantaggi futuri (sconti sui premi assicurativi).

Questi programmi cercano un equilibrio tra gratificazione immediata e benefici di lungo termine.

Nel campo dell'istruzione, alcune istituzioni stanno sperimentando sistemi di "micro-deadline" e valutazioni continue, superando il tradizionale esame finale.

Questo approccio tiene conto della tendenza degli studenti a procrastinare lo studio e cerca di allineare gli stimoli immediati con gli obiettivi di apprendimento futuri.

La ricerca continua a esplorare nuove dimensioni di questi meccanismi comportamentali: un filone promettente studia l'interazione tra preferenze temporali e contesto sociale.

Le ricerche mostrano come le decisioni nel tempo siano fortemente influenzate dal comportamento dei pari e dalle norme sociali, suggerendo l'importanza di interventi che considerino non soltanto la psicologia individuale ma anche il contesto sociale.

La comprensione più raffinata delle preferenze temporali ha implicazioni che vanno oltre l'economia comportamentale. Nelle politiche ambientali, la questione del cambiamento climatico rappresenta un esempio estremo di conflitto tra benefici immediati e costi futuri.

Il modello quasi-iperbolico indica che gli approcci tradizionali, basati solo su analisi costi-benefici di lungo periodo, potrebbero non bastare. Servono invece strategie che creino incentivi immediati per favorire i comportamenti ecosostenibili.

Altri studi hanno esplorato il legame tra preferenze temporali e stati emotivi. Le ricerche indicano che stress, stanchezza e altri stati d'animo negativi possono temporaneamente aumentare il valore di β, inducendo decisioni più impulsive.

Un nuovo fronte di ricerca esplora l'uso dell'intelligenza artificiale e del machine learning per analizzare i modelli di comportamento individuali: potenzialmente, si potrebbero individuare i momenti di maggiore vulnerabilità alle tentazioni immediate e offrire supporto mirato quando necessario.

In conclusione, il passaggio dal modello di sconto esponenziale a quello quasi-iperbolico segna una svolta nella comprensione del comportamento umano.

La sfida per studiosi e policy maker sarà quella di continuare a trasformare queste scoperte in strumenti e interventi capaci di aiutare effettivamente le persone a prendere decisioni più coerenti con i loro interessi di lungo periodo.


LEZIONI DI FINANZA COMPORTAMENTALE

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2. I principi della finanza comportamentale: un'introduzione ai bias cognitivi e ai comportamenti irrazionali

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