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PRESENTAZIONE
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Dedalo Invest si rivolge a consulenti finanziari e ad investitori interessati ad approfondire le proprie conoscenze di finanza personale

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Lazy portfolios: ci siamo quasi

Lazy portfolios: ci siamo quasi


14Feb2022

Information
Andrea Gonzali Blog 2401 hits
Prima pubblicazione: 11 Febbraio 2022

«Un uomo non è pigro se è assorto nei propri pensieri; esiste un lavoro visibile e uno invisibile».

Victor Hugo

Ci siamo quasi: stiamo per pubblicare un ampio articolo – composto da una ventina di capitoli – sui Lazy portfolios.

Iniziato più di due anni fa, è ormai in dirittura d'arrivo.

Perché così tanto tempo?

È stato un lavoro lungo: siamo partiti con l'idea di identificare e backtestare alcuni tra i più conosciuti portafogli pigri in circolazione. Una cosa semplice, in teoria.

Ma i Lazy portfolios sono costituiti da ETF e gli ETF sono strumenti finanziari relativamente giovani, soprattutto in Europa.

Per poter effettuare backtest lunghi, abbiamo integrato le serie storiche con gli indici: questo ha permesso di lanciare i backtest addirittura dal 1985.

Nello specifico, i backtest sono stati eseguiti su 3 periodi: 1985-2020, 2000-2020 e 2010-2020.

Come?

Grazie ad R, un software e linguaggio di programmazione dall'ineguagliabile potenza analitica.

I Lazy portfolios nascono negli Stati Uniti. Uno dei problemi principali degli investitori dell'area euro è sempre stato quello relativo alla valuta sottostante degli ETF utilizzati: quasi sempre l'USD.

Per gli americani investire è semplice: il mercato finanziario statunitense rappresenta circa il 60% di quello mondiale e il rischio di cambio è nullo o relativamente basso.

Per noi no: ecco perché abbiamo creato dei portafogli pigri con l'euro come valuta sottostante e/o predominante; portafogli equivalenti ai 40 Lazy portfolios originari.

I backtest sono perciò stati svolti su 40 Lazy portfolios in USD e 40 in EUR. Non solo; per quantificare l'impatto del rischio di cambio – troppo spesso ignorato – abbiamo aggiunto anche i backtest dei portafogli pigri in USD convertiti in EUR sulla base del tasso di cambio giornaliero.

I risultati sono stati molto interessanti.

Effettuando backtest così lunghi, si è posto il problema del ribilanciamento. La scelta è stata quella di ribilanciare i Lazy portfolios annualmente: niente di nuovo, essendo la soluzione più utilizzata.

Grazie alla potenza di R, però, è stato possibile fare qualcosa in più: perché, invece di riportare i pesi ai valori iniziali, non provare a ottimizzarli in funzione dei rendimenti e delle matrici di varianza/covarianza attese?

Nella sua versione finale, l'analisi si è sviluppata nel modo seguente:

  • 3 durate dei backtest.
  • 40 Lazy portfolios in 3 diverse valute (USD, EUR e USD → EUR).
  • 11 modelli di ottimizzazione: 2 statici (standard e 1/N), 5 dinamici vincolati e 4 dinamici non vincolati.

In realtà, c'è molto di più ma – dato che manca ancora qualche settimana alla pubblicazione – avremo modo di approfondire.

Nel frattempo, vediamo l'indice del lavoro svolto:

LAZY PORTFOLIOS

  1. Introduzione
  2. Vantaggi e svantaggi
  3. Integrazione delle serie storiche degli ETF con gli indici
  4. Il rischio di cambio
  5. Elenco dei principali Lazy portfolios (in USD e in EUR) e degli ETF che li costituiscono
  6. Criteri di scelta degli ETF
  7. Perché esistono così tanti Lazy portfolios?
  8. Limiti dell'approccio di ottimizzazione classico (Markowitz) e Hierarchical Risk Parity
  9. Procedura e modelli di ottimizzazione. Il ribilanciamento
  10. L'alternativa: la strategia 1/N
  11. Lazy portfolios modello
  12. Classifiche finali: per portafoglio e per modello di ottimizzazione
    1. Lazy portfolios
    2. Modelli di ottimizzazione
    3. Heatmaps Lazy portfolios - Modelli di ottimizzazione
    4. Correlazione lineare tra i Lazy portfolios
  13. Analisi dei Lazy portfolios e presentazione dei risultati dei backtest
    1. Considerazioni generali sui Lazy portfolios e sulla diversificazione
    2. Primo e secondo livello di diversificazione
    3. Composizione, caratteristiche e risultati dei backtest di ogni Lazy portfolio
      1. World Bond
      2. World Stocks
      3. Two fund portfolios
      4. Warren Buffett
      5. Simple Path to Wealth
      6. Couch Potato
      7. Three Fund Bogleheads
      8. Second Grader's Starter
      9. Talmud
      10. Margaritaville
      11. Andrew Tobias
      12. Gyroscopic Investing Desert
      13. Permanent
      14. Core Four
      15. Bogleheads Four Funds
      16. No Brainer
      17. Larry
      18. Golden Butterfly
      19. All Weather
      20. Ivy
      21. Dynamic 60/40 Income
      22. Dynamic 40/60 Income
      23. Five Asset
      24. David Swensen Lazy Portfolio
      25. Coffee House
      26. Rob Arnott
      27. Ultimate Buy and Hold Strategy
      28. Ultimate Buy & Hold
      29. Dedalo Three
      30. Dedalo Four
      31. Dedalo Eleven
  14. Rendimenti rolling dei Lazy portfolios a 5 e 10 anni
  15. L'impatto del costo della consulenza finanziaria
  16. Confronto tra fondi flessibili a gestione attiva e i Two Fund Lazy portfolios
  17. ETF Vanguard LifeStrategy
  18. La gestione della parte obbligazionaria e della liquidità
  19. La scelta del Lazy portfolio
  20. Conclusioni

Nelle prossime settimane, approfondiremo alcuni aspetti peculiari della nostra ricerca: invitiamo i lettori a contattarci per qualsiasi domanda, alla quale cercheremo di rispondere il prima possibile.

La nostra speranza è che questo lavoro sia utile al maggior numero possibile di investitori.

Disclaimer

Tutti i tipi di investimento sono rischiosi. Il livello di rischio può essere più o meno alto e i rendimenti possono variare al rialzo o al ribasso. Ogni investimento è soggetto al rischio di perdita.
I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.