Si può diventare milionari con gli investimenti azionari partendo con un piccolo capitale?
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- Prima pubblicazione: 13 Novembre 2022
«Se cinquanta milioni di persone dicono una stupidaggine, rimane una stupidaggine».
Anatole France
Il sogno di molti investitori è quello di diventare ricchi pur non avendo un capitale iniziale importante.
Diventare milionari a partire da un capitale di 10.000 euro – ad esempio – è possibile, ma si deve mettere in conto di avere tanto tempo a disposizione o un'enorme fortuna.
Se la prima opzione è già di per sé difficilissima da realizzare, la seconda è quasi impossibile.
Perché il tempo è una variabile così importante in un investimento finanziario?
Il motivo è legato alla capitalizzazione composta, definita da Einstein l'ottava meraviglia del mondo.
Come funziona la capitalizzazione composta?
Immaginiamo di investire in un ETF azionario il cui rendimento annualizzato è del 10%. Dopo 10 anni, il valore del nostro capitale sarà pari a quello iniziale moltiplicato per 2,6.
Dopo 50 anni – sempre ipotizzando un rendimento annualizzato del 10% – ci aspetteremmo quindi di vedere il nostro capitale moltiplicato per 13 (2,6 × 5).
Giusto?
No, sbagliato: dopo 50 anni, il nostro capitale sarebbe uguale a quello iniziale moltiplicato per 117.
È questo il miracolo della capitalizzazione composta di cui parlava Einstein.
Graficamente, la capitalizzazione composta funziona in questo modo:
Più passano gli anni, maggiore è l'incremento del nostro capitale. La crescita, però, non è lineare: come si vede dal grafico, si tratta di un andamento esponenziale.
Sulla base di queste informazioni, si può rispondere alla domanda precedente:
- Ipotizzando un rendimento medio annualizzato del 10%, servirebbero poco meno di 50 anni per vedere crescere i nostri 10.000 euro fino al milione di euro. Per la precisione:
- Il primo milione verrebbe raggiunto tra il 48° e il 49° anno.
- Raggiungere il primo milione è dura. La strada è lunghissima. Dal primo al secondo, il percorso sarebbe molto più breve: il secondo milione verrebbe raggiunto tra il 55° e il 56° anno. Il terzo milione, sarebbe invece generato dopo quasi 60 anni. Il quarto, dopo 63, e così via. La magia della capitalizzazione composta scorcia i tempi necessari per raddoppiare o triplicare il capitale, ma per centuplicarlo servono, ovviamente, tanti anni.
- Ipotizzando un rendimento medio annualizzato del 5%, è meglio rinunciare all'impresa fin da subito:
- Il primo milione verrebbe raggiunto tra il 94° e il 95° anno.
- Il secondo milione, tra il 108° e il 109° anno.
- Dopo 50 anni, invece che con un milione di euro ci ritroveremmo con poco più di 100mila euro. 10 volte meno, a fronte di un rendimento della metà.
Il grafico seguente ci mostra l'incredibile differenza tra il ritmo di crescita di un investimento al 10% e uno al 5%:
Il tempo, quindi, è una variabile fondamentale negli investimenti. Probabilmente, è la variabile più importante, ma è anche quella che viene compresa di meno.
Il tempo è una risorsa scarsa: è bello pensare che potrei centuplicare il mio capitale, ma molto probabilmente non ho 50 anni a disposizione. Non dimentichiamoci però che stiamo parlando di centuplicare il capitale: un rendimento del 9.900%! Nella nostra vita di investitori ci preoccupiamo molte volte di un ± 10%: se il segno è positivo, inizia la frenesia di vendere per "portare a casa il rendimento"; se è negativo, la frenesia di vendere è dovuta alla paura "di perdere tutto".
L'attesa di così tanti anni non va per niente d'accordo con la nostra natura umana: siamo sempre troppo concentrati sul breve termine e dimentichiamo facilmente che i risultati migliori si ottengono nel lungo periodo.
Quello che accade, allora, è che più o meno consapevolmente proviamo a ridurre il tempo di attesa senza renderci conto che mantenere i rendimenti allo stesso livello è impossibile.
Perché non provare a guadagnare il 10% in un trimestre o, perché no, in un mese?
In fin dei conti, è quello che molti trader dichiarano di guadagnare: la maggior parte di loro pubblicizza queste performance sui social e prova a convincere potenziali investitori a partecipare ai loro corsi, dove potranno imparare a replicare le loro strabilianti performance (spoiler: non ci riusciranno).
Ottenere un rendimento del 10% trimestrale in maniera continuativa è soltanto un sogno che non si avvererà mai. Evitate di buttare via i vostri soldi facendovi ipnotizzare da false promesse.
Il 10% annualizzato è possibile, ma solo per la parte del vostro portafoglio investita nel mercato azionario globale. Si tratta di un rendimento di tutto rispetto: anch'esso, però, ha bisogno di molto tempo per sfruttare al meglio la capitalizzazione composta.
Torniamo ad analizzare il primo grafico, evidenziando ogni decennio con un diverso colore:
Le diverse aree colorate ci aiutano a capire l'apporto al rendimento finale di ogni decennio: il primo è quasi invisibile; il secondo inizia a dare un certo contributo; il terzo produce un buon risultato; il quarto e soprattutto il quinto sono i decenni che permettono di portare a casa la gran parte del rendimento.
Ecco perché è importante investire nel lungo termine se si vuole sfruttare il miracolo che la capitalizzazione composta è in grado di produrre. Per lungo termine, però, dobbiamo intendere dai 20-30 anni in su; un decennio non è sufficiente.
Per gioco, andiamo a vedere quale sarebbe l'apporto in termini di rendimento dei primi 50 anni in un ipotetico investimento della durata di un secolo:
Sembra incredibile, ma è meno dell'1%: la linea blu in corrispondenza di 50 anni sull'asse delle X è vicinissima a zero.
In realtà, dopo 50 anni il moltiplicatore è pari a circa 117: sembra zero perché al 100° anno è addirittura pari a 13.780! I nostri 10.000 euro, dopo 100 anni, sarebbero diventati circa 137.800.000 euro.
Come avevamo accennato all'inizio, alcuni investitori potrebbero decidere di affidarsi alla fortuna:
- Ipotizzando di concentrare l'investimento in un'unica società e di avere l'incredibile fortuna che le azioni realizzino un rendimento annualizzato del 50%, potremmo raggiungere:
- Il primo milione tra l'11° e il 12° anno.
- Il secondo milione tra il 13° e il 14° anno.
Sono tempi ragionevoli; il problema è che quel 50% di rendimento annualizzato per oltre un decennio è assai improbabile.
Potete provare ad affidarvi alla fortuna, ma la probabilità di perdere i vostri 10.000 euro è enormemente più alta di quella di diventare milionari.
Eppure qualcuno ci è riuscito: pensiamo ad aziende come Microsoft, Facebook, Google o Amazon. I fondatori o il team iniziale di persone che le hanno create, oggi, sono miliardari.
Bisogna però considerare che:
- Più che un investimento finanziario, stiamo parlando di attività imprenditoriale. Quando la startup arriverà in borsa, saremo già azionisti (lo siamo stati fin dall'inizio; detenevamo le quote iniziali).
- Se il capitale è stato apportato da un fondo di venture capital, quei 10.000 euro sono in realtà una piccola parte di un patrimonio ben più consistente, investito su un numero di startup elevato. Le cifre in gioco saranno sicuramente maggiori, ma bisogna considerare che per ogni startup di successo, ce ne sono molte di più che falliscono dopo breve tempo.
In definitiva, diventare milionari con investimenti di piccole cifre non è impossibile ma è molto difficile.
Il modo più probabile di ottenere questo risultato è investire sul mercato azionario globale e aspettare moltissimi anni.
Ovviamente, la maggior parte degli investitori ha un orizzonte temporale più breve e non ha un portafoglio composto al 100% dall'asset azionaria. Il loro rendimento atteso sarà, perciò, quasi sempre inferiore.
Indipendentemente da tutto, per raggiungere il nostro obiettivo di investimento dovremo mettere le probabilità dalla nostra parte, attendendo con pazienza che trascorrano gli anni che ci separano dal nostro orizzonte temporale.
Tentare di percorrere strade alternative per raggiungere obiettivi incredibili in tempi più brevi è intrigante: quasi mai, però, quegli obiettivi saranno raggiunti.